L’opera iconica dell’archistar Frank Gehry

Non è una novità l’idea secondo cui l’architettura possa profondamente influenzare un luogo e, talvolta, trasformarlo. Ma l’architettura e qualunque forma d’arte possono trasformare una persona e talvolta persino salvarla”.

Le parole di Frank Gehry non potrebbero essere più appropriate per accompagnarci al cospetto del Walt Disney Concert Hall, il teatro costruito sulla Bunker Hill, nella downtown di Los Angeles, quarto edificio del complesso del Los Angeles Music Center. Capolavoro del decostruttivismo moderno, di cui Gehry è uno dei massimi esponenti, il Walt Disney Concert Hall è sede della prestigiosa Los Angeles Philharmonic Orchestra e della Corale di Los Angeles, e oltre ad essere uno dei maggiori poli culturali della città, è uno dei teatri più famosi degli Stati Uniti.

Con un’attenzione maniacale al dettaglio, Gehry ha realizzato un’opera complessa e affascinante che all’esterno incanta per i meravigliosi riflessi cangianti che seguono l’alternarsi delle ore e delle stagioni, rispecchiando ora il traffico cittadino ora nuvole e uccelli, creando un gioco perpetuo di luci e colori. La fantasia dell’architetto non si è certo fatta frenare dai problemi costruttivi, ma grazie a un programma utilizzato  dall’aeronautica militare, ha sapientemente calibrato tecnologia e poetica. A linee ondulate e oblique Gehry ha accostato materiali inusuali (il calcare francese e l’acciaio inossidabile con finitura lucida), per dare vita un’opera che ricorda una rosa sbocciata con i suoi grandi petali o, secondo le sue parole, una barca a vela con il vento in poppa.

Fu Lillian Disney, vedova del re dei cartoons, che alla fine degli anni ’80 decise di donare 50 milioni di dollari per realizzare una nuova casa per la Filarmonica di Los Angeles e un memoriale in onore del marito; Frank Gehry fu scelto per realizzare il progetto. I costi però lievitarono e ben presto superarono la cifra donata; nel 1997, l’edificio sembrava destinato a rimanere uno scheletro d’acciaio, ma grazie all’intervento del sindaco della città, che promosse una raccolta di fondi per il proseguimento dei lavori, si riuscì a raggiungere la cifra necessaria per portare l’opera a compimento. Il Walt Disney Concert Hall fu inaugurato nel 2003.

Considerata la dislocazione del progetto, è stata importante l’integrazione del teatro con il contesto urbano in cui è inserito: due strade si incrociano e danno luogo a una piazza d’ingresso, che entra in contatto con il Los Angeles Music Center; una seconda piazza circonda l’edificio posto al centro del lotto. Anche la concezione degli ingressi è innovativa. L’edificio è collocato all’interno della maglia regolare di Los Angeles, ma la simmetria è interrotta dagli ingressi posti sui quattro angoli, anziché sugli assi principali del lotto; ogni ingresso è differenziato dall’altro sia per forma che per funzione: a nordovest la Sala dei Soci Fondatori, a sudest la Cascada, a sudovest il giardino dei musicisti, a nordest l’ingresso principale del foyer.

Per raggiungere l’interno del teatro sono stati realizzati dei percorsi a zig-zag che conducono il visitatore, attraverso una serie di colonne, in un ambiente sontuoso dove regnano la simmetria, lo spazio e la luminosità. L’avveniristico e sofisticato auditorium accoglie 2265 posti, e la sua acustica è garantita dalla straordinaria pannellatura ricurva in abete Douglas; palchi, balconate e proscenio sono stati eliminati, per cancellare le differenze sociali tra il pubblico e annullare le barriere tra artisti e spettatori. Assistere a un’esecuzione musicale in questo salone dalle pareti ondulate e dai soffitti che sembrano gonfiati dal vento è un’emozione da provare almeno una volta nella vita. Le esibizioni dell’orchestra, oltre al ricchissimo calendario di altri eventi musicali, sono una gioia per l’udito e per la vista.

Una curiosità: il Walt Disney Concert Hall è dotato di un organo tra i più belli e originali al mondo: composto di ben 6.134 elementi, per la sua forma curiosa viene chiamato “French Fries” (patatine fritte). È stato lo stesso Gehry a progettarlo, con l’aiuto del costruttore di organi Manuel J. Rosales.

Questa passeggiata fra architettura e musica si conclude nel parco pubblico all’esterno del teatro, in cui trova spazio una grande fontana a forma di rosa, “A Rose for Lilly”, dedicata a Lillian Disney; a lei Frank Gehry è molto riconoscente per avergli permesso di creare un “salotto della città” in cui le persone hanno la possibilità di stare insieme e godere della musica e di una bellezza anticonvenzionale.

Nathalie Anne Dodd

Credits

Wikipedia

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